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Trento, 16 ottobre 2007
UN FUTURO SENZA BOMBE ATOMICHE
Proposta di mozione presentata da Roberto Bombarda
consigliere provinciale dei Verdi e Democratici per L’Unione

IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI TRENTO

CONSIDERATO

che nel 1975 l’Italia ha ratificato il Trattato di Non Proliferazione nucleare, in qualità di Stato non dotato di armi nucleari; all’articolo 2 del trattato si è impegnata “a non ricevere da chicchessia armi nucleari” nonché a rinunciare per sempre alla produzione e allo sviluppo di tali armi;

che l’Italia ribadisce in ogni occasione, nei consessi internazionali, l’universalità del Trattato di Non Proliferazione nucleare, quale pietra angolare dei negoziati per il disarmo nel mondo;

che la Corte Internazionale di Giustizia ha emesso all’unanimità l’8 luglio 1996 una sentenza consultiva ribadendo che persiste un obbligo a perseguire in buona fede negoziati internazionali che portino ad un disarmo nucleare totale e globale;

PRESO ATTO

del rapporto della Natural Resources Defense Council, di Kristensen e Norris, che comprova la presenza di armi nucleari del tipo B61 di proprietà statunitense nella base USAF di Aviano (Pordenone) e nella base dell’Aeronautica Militare Italiana di Ghedi Torre (Brescia),

dello stato di violazione del Trattato di Non Proliferazione nucleare in cui si trova l’Italia per il fatto di ospitare 90 armi nucleari del tipo B61 sul suo territorio;

PRESO ATTO ALTRESI’

della Campagna “Un futuro senza atomiche”, promossa da un Comitato Promotore costituito da 53 realtà italiane, che propone una Legge d’iniziativa popolare che dichiari l’Italia “Paese Libero da Armi Nucleari”, tramite la raccolta di almeno 50.000 firme autenticate per presentare la proposta di legge in Parlamento;

della presenza nel Comitato Promotore di due importanti coordinamenti di Enti Locali italiani, il Coordinamento degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani e la Rete del Nuovo Municipio;

ADERISCE

formalmente alla Campagna “Un futuro senza atomiche”, facendosi promotore di tale iniziativa nei Comuni trentini;

INVITA

i Consiglieri Provinciali, il Presidente del Consiglio, i Presidenti di Commissione, il Presidente della Provincia e gli Assessori provinciali ad aderire alla campagna ed a sostenerla attraverso la pubblicizzazione della campagna e l’autenticazione delle firme;

IMPEGNA

il Presidente del Consiglio provinciale ed il Presidente della Provincia a sollecitare il Governo a dichiarare l’Italia “Paese libero da armi nucleari”;

INVITA ALTRESI’

i Parlamentari locali eletti al Parlamento Italiano ed Europeo ad impegnarsi perché l’Italia sia dichiarata “Paese libero da armi nucleari”

Cons. prov. dott. Roberto Bombarda

     

Roberto Bombarda

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